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La chiesa versava in condizioni conservative alquanto precarie; dal tetto abbondanti infiltrazioni d'acqua bagnavano il soffitto, probabilmente affrescato da Giovanni Raggi, a metà settecento. Pezzi di intonaco e di pietra cadevano dalla facciata e dal campanile ed intere parti di fabbrica, come ad esempio la caneva, erano in completo stato di abbandono ridotte a deposito di immodizia. L'intervento, diviso per stralci esecutivi, ha per prima cosa recuperato la caneva a luogo per l'adorazione, quindi ha sanato le problematiche riguardanti la copertura  e le murature perimetrali. I lavori sono poi proseguiti con il restauro della facciata e finiti con il restauro del campanile. Anche in questa occasione le modalità di ricerca e di lavoro usate hanno permesso il recupero integrale del documento storico che, bonificato nella sua integrità materiale e ricondotto “a parola”, ha trovato ulteriore sostanza anche con la scoperta di un bel affresco cinquecentesco.

Cattura
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  Giampaolo Quirinali architetto 

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