Giampaolo Quirinali architetto
Giampaolo Quirinali architetto
Giampaolo Quirinali architetto
Studio di architettura Quirinali via Garibaldi n.48, Bovolone 37051. Verona, Italia
SBAP: Ruggero Boschi
SBSAE: Mauro Cova
SBA: Brunella Bruno
Progetto e drezione lavori
Giampaolo Quirinali
Collaboratori e consulenti
Calcoli strutturali: Livio MeniniI
Sicurezza CSP-CSE: Davide Quirinali
Scavo archeologico: S.A.P.
Alberto Manicardi
Ricerca storica: Remo Scola Gagliardi
impresa esecutrice: Vesentini Renato
Restauro lapideo: Balzarin Lino
Restauro superfici decorate:
Cherubini Marina
Canonica di Bovolone (Verona - Italia)
Valutata la necessità di un nuovo cappellano a servizio “della grande parrocchia di Bovolone”, il vescovo Ermolao Barbaro, nel 1454 , ordina che lo stesso abiti in una stanza della canonica situata verso la camera con camino, dal lato dell’orto e della corte: “qui habeat habitationem de per se in plaustro dicte plebis versus caminatam et ortum et aream”.
Questa è la sola nota storica da dove traspare un frammento di immagine della struttura edilizia indagata; poi il buio completo.
La fabbrica arrivava ai nostri giorni con la facciata verso piazza, quella voluta da Mons. Ducchi a metà '700, in uno stato di conservazione talmente cattivo da nascondere il bel disegno che invece ha; la chiusura dell’accesso principale, il degrado degli intonaci, dei lapidei e, soprattutto, la mancanza di rispetto per il simbolo l'avevano ridotta a supporto per bacheche ed insegne pubblicitarie di ogni genere.
Gli interni scompartiti in anonimi micro-ambienti variamente pavimentati (gres, marmette, laminati…) e controsoffittati (cartongesso, faesite, doghe in plastica…) stravolgevano la reale spazialità dell’edificio e celavano le interessanti superfici storiche. L’antica distribuzione verticale era stata scomposta in due diversi corpi scala e i solai lignei del vano sostituiti con solai in laterocemento; una lunga scala in c.a. incastrata a muro tagliava trasversalmente quasi tutto il secondo solaio del vano N.E., compromettendo gravemente la già precaria statica dell’intero fabbricato.
La distribuzione orizzontale era la logica conseguenza di tutti questi lavori che avevano fortemente aumentato l’entropia del sistema fin quasi a travisarlo.